Chi non comunica non esiste

Oggi la disponibilità dei mezzi di comunicazione sta producendo un incremento esagerato dell’informazione.  La comunicazione, difatti, invade ogni momento della nostra vita, ci circonda e si fa conoscenza e cultura. Avete mai notato quante sono le persone che accendono la radio appena sveglie il mattino? O entrano in automobile e collegano l’accensione del motore a quella della radio? Le cuffie per sentire musica o studiare mentre si cammina, gli smartphone, la pubblicità ad ogni angolo della strada, nei treni, sulle fiancate degli autobus invadono spazi una volta tranquilli e silenziosi.

L’informazione è rumore, è suono, è visibilità. E’ condizionamento della conoscenza e della cultura. La conoscenza, ho imparato, è costituita da ciò che sentiamo, da ciò che sappiamo, da ciò che vediamo, che ricordiamo. Anche la parte più originale e speculativa dei nostri pensieri (il famoso cogito ergo sum) non è mai sganciata dal riferimento all’esistente e quindi da ciò che ci arriva o ci è arrivato dall’esterno, che influenza il nostro sistema di riferimento interiore. La conoscenza, quindi, è composta da informazione ed emozione ed i due elementi sono separabili solo concettualmente, perchè penetrano nella psiche e nella mente in modo strettamente correlato e solo in alcuni casi, grazie ad un autoanalisi, si riesce a pulire l’informazione dal fatto emozionale. Vediamo quindi dei punti molto importante sul comportamento di una persona all’interno della società:

Una persona onesta dotata di buone intenzioni e qualità interiori, non viene riconosciuta ed apprezzata se non sa dimostrare il suo valore.

Il primo della classe rimane raramente anche il primo nella vita, se non media la sua competenza culturale attraverso altrettanta capacità di ciò che sa

Un grande affetto risulta più inutile e vano di un vago e modesto sentimento, se un essere umano non sa manifestarsi alla persona amata

Un lavoratore fedele e generoso ma timido, viene valutato meno capace di un lavoratore pigro ma più brillante

Un ricercatore geniale o un progettista creativo che non sanno presentare le proprie idee, devono affidarsi ad un intermediario per poter lavorare ed essere pagati

Un manager discreto che dedica il suo impegno a dare un eccellente contributo personale, si vede superato in carriera e in successo aziendale da uno che dedica tempo ed attenzione alla propria visibilità

Gli insegnanti aggiornati chiedono agli allievi di presentare compiti e relazioni in forma curata, di sostenere le interrogazioni dimostrando metodo ed organizzazione della conoscenza e non solo nozioni aridamente affastellate

Che piaccia o no, la realtà in cui viviamo è talmente condizionata dalla comunicazione da apparire costruita e basata su di essa. Ogni momento della vita si svolge sotto la luce di un riflettore e gli occhi degli spettatori ci misurano più per come recitiamo il nostro ruolo che non per quello che siamo intimamente.